Primo giorno a Torino con i bambini: il Palazzo Reale e il centro storico

Torino sta diventando una delle città italiane più gettonate dal turismo italiano, soprattutto dalle famiglie con bambini e giustamente a mio parere. Dopo avervi suggerito le cose assolutamente da vedere in un itinerario di 3 giorni a Torino con i bambini , inizio a parlarvi, giorno per giorno, della nostra breve vacanza in questa piacevole città.

Arriviamo a Torino il primo giorno di primavera, in tarda mattinata. La giornata è bellissima, il cielo è azzurro e l’aria frizzante, l’umore è alto: abbiamo davanti a noi un’intera settimana di vacanza.

Torino vista dalla Basilica di Superga
Torino vista dalla Basilica di Superga

Torino, elegante, regale, austera, si presenta a noi come una città accogliente e vitale. È domenica, i torinesi sono in giro a godersi la propria città.

Dopo esserci sistemati nel nostro B&B/appartamento Casa Filiberto, in Piazza Emanuele Filiberto, nel Quadrilatero Romano, la zona della movida notturna (noi non l’abbiamo certo scelto per questo motivo, avendo dimenticato cosa sia la movida notturna da tempo immemore), pranziamo di fronte a casa in uno dei tanti ristorantini all’aperto di questa bella piazza alberata, piena di famigliole torinesi, a pranzo fuori la domenica.

Siamo già pronti per visitare la città. A 10 minuti a piedi dal nostro appartamento arriviamo in Piazza Castello dove rimaniamo subito colpiti dall’imponente bellezza dei palazzi presenti. Il Palazzo Madama si trova al centro della piazza. È bellissimo con il suo sovrapporsi di stili architettonici. Il retro del Palazzo è il vecchio Castello, poi Casaforte, medievale dei Savoia-Acaja.

Palazzo Madama
Palazzo Madama
Retro di Palazzo Madama: il Casaforte degli Acaja
Retro di Palazzo Madama: il Casaforte degli Acaja

Al suo interno c’è il Museo Civico di Arte antica, che noi scegliamo di non visitare, per concentrarci sulla visita al Palazzo Reale che si trova alla sua sinistra.

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Il Palazzo Reale è la “Versailles italiana”, perché qui hanno vissuto la famiglia Savoia e il primo Re d’Italia Vittorio Emanuele II. E’ parte della nostra storia ed esempio del Barocco torinese dell’architetto Filippo Juvarra. In queste sale, Carlo Alberto di Savoia nel 1848 concesse lo Statuto Albertino al Regno di Sardegna, poi futura prima carta costituzionale del neonato Regno d’Italia.

L’esterno non è particolarmente sfarzoso o appariscente, se paragonato ad altre regge europee, ma è al suo interno che dà il meglio di sè.

I Cipolli all'ingresso di Palazzo Reale
I Cipolli all’ingresso di Palazzo Reale

Da un’imponente scala, lo Scalone d’Oro, si accede al primo piano: da qui si visiteranno molte sale una più bella dell’altra: la sala delle Udienze, la sala del Consiglio, il Gabinetto Cinese, gli Appartamenti privati. Qui si respira la storia sabauda e italiana.

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I Cipolli rimangono incantati di fronte ad arazzi, quadri, lucernari e stanze sfarzose e si immaginano come sarebbe stato vivere da piccoli principini in quelle sale.

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Dalle sale del Palazzo Reale vero e proprio si passa in un’altra ala che i bambini, i maschietti soprattutto, apprezzeranno molto: l’Armeria Reale.

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Una lunga galleria voluta da Carlo Alberto come museo, che raccogliesse armi e armature antiche e moderne e cimeli di guerre. Le foto accanto a cavalieri e guerrieri sono immancabili.

Purtroppo i Giardini Reali erano ancora chiusi al pubblico durante la nostra visita e non li abbiamo potuti visitare. Ci siamo accontentati di ammirarli dalle finestre.

Vista sui Giardini Reali e Mole
Vista sui Giardini Reali e Mole

La Biblioteca Reale, la cui entrata è alla destra del Palazzo, la domenica è chiusa. L’abbiamo visitata il lunedì, l’ingresso è comunque gratuito.

Con il biglietto unico per il Polo Reale, oltre alle sale visitate e ai giardini, si accede anche alla Galleria Sabauda e al Museo Archeologico, che noi abbiamo dovuto saltare perchè i bambini cominciavano ad essere stanchi. Il biglietto dura 24 ore, difficile riuscire a vedere tutto, soprattutto se si è con bambini, ma potete scegliere cosa vi interessa di più, come abbiamo fatto noi.

Usciti dal Palazzo Reale, sulla sinistra non si può perdere la Chiesa di San Lorenzo, splendido esempio del barocco torinese, opera di Guarino Guarini. Una curiosità: dalle finestre della cupola, durante gli equinozi, la luce entra in una maniera tale da far apparire degli affreschi che normalmente non si vedrebbero. Questa “magia” è stata fatta dal Guarini per far gridare i fedeli al miracolo. Per caso noi ci siamo trovati in chiesa proprio il 20 marzo, primo giorno di primavera, ma non siamo riusciti a vedere questa magia. Forse perchè l’equinozio quel giorno cadeva esattamente alle 4.30 del mattino, chissà. All’interno della Chiesa di San Lorenzo c’è la Cappella della Sacra Sindome, anche se il telo originale è custodito nel Duomo.

Da Piazza Castello partono le principali strade della città, arterie della vita sociale e dello shopping di Torino: via Garibaldi (che noi percorriamo per andare e venire dal nostro B&B), via Roma e Via Po.

Via Roma
Via Roma

Decidiamo di fare un giretto in Via Roma, area pedonale con i suoi splendidi portici, fino a Piazza San Carlo, detta “il salotto di Torino”.

Giriamo a sinistra per andare a vedere Palazzo Carignano, altro splendido esempio del barocco di Guarini.

Palazzo Carignano
Palazzo Carignano

Arriviamo fino a Piazza San Carlo, meravigliosa piazza scenografica con le due chiese gemelle di Santa Cristina e di San Carlo sul suo lato meridionale.

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Cipolla in Piazza San Carlo

Torino ha tante piazze, davvero una più bella dell’altra. La vostra preferita qual è?

Per oggi ci fermiamo qui, dobbiamo camminare ancora un po’ per tornare a casa, i bambini sono davvero stanchi. Prima di rientrare, sosta al Caffè Fiorio, con vista su Palazzo Madama: un bicerin (la tipica bevanda calda torinese a base di cioccolato e caffè), una cioccolata calda e un gelato e la stanchezza passa.

Tornati a casa, i bambini si buttano sul letto per riposarsi e noi cerchiamo un ristorante per la serata. Caso ha voluto che la mia fidata guida Lonely Planet segnalasse l’apertura, proprio in Piazza Emanuele Filiberto, di una hamburgeria specializzata nella carne di fassone, la tipica carne di bovino piemontese. Scendiamo le scale e siamo subito a mangiare un ottimo hamburger a La Fassoneria.

Il primo giorno a Torino è terminato, stanchi ma con tante belle sensazioni nel cuore, andiamo a dormire.

Seguitemi nei prossimi post, vi porterò a scoprire tanto altro della bella Torino.

 

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