Germania: tour del Brandeburgo con i bambini

Voglio portarvi alla scoperta di un Land tedesco ancora poco conosciuto dal turismo italiano, che di solito si limita alla capitale Berlino e alla “sorella” Potsdam con il Castello di Sanssouci, ma che invece merita di essere visitato perché inaspettamente family friendly: il Brandeburgo.

Volendo visitare per la prima volta Berlino e avendo a disposizione quasi due settimane di vacanze, ho pensato di unire alla classica visita ad una capitale europea, qualche giorno on the road nei dintorni. Ammetto che del Brandeburgo, il land di Berlino, non sapevo praticamente nulla ed  è stato una piacevole scoperta.

I caratteristici semafori dell'ex Germania dell'Est
I caratteristici semafori dell’ex Germania dell’Est

Prima di partire mi sono molto documentata sui siti turistici locali, purtroppo spesso solo in tedesco, ho cercato le più importanti attrattive della zona e ho scoperto con piacere che le distanze kilometriche tra le città non erano eccessive. Questo aspetto è stato fondamentale perché non volevo affrontare un viaggio on the road troppo impegnativo e stancante per i bambini, con tanti spostamenti e cambi di pernottamento ogni sera. Così, la scelta dell’itinerario ha tenuto conto dei lori interessi e alcune attività sono state dedicate proprio ai Cipolli.

Questo è l’itinerario del nostro viaggio con i bambini di undici giorni nel Land del Brandeburgo, con una puntata in Sassonia per visitare Dresda, e conclusione di vacanza nell’imperdibile Berlino.

Primo e secondo giorno: Dresda

Levataccia per raggiungere l’aeroporto di Orio al Serio, dove ci attende il nostro volo Ryanair per Berlino. Rimango stupita dai Cipolli, che alle 4.30 del mattino si alzano e si preparano senza batter ciglio, l’euforia prepartenza ha i suoi vantaggi.

Tutti dormono tranne me
Tutti dormono tranne me

Atterriamo in orario all’aeroporto Schönefeld di Berlino, ritiramo subito la nostra auto all’autonoleggio tedesco Buchlinder, prenotato on line con Rentalcars, e partiamo alla volta di Dresda, che raggiungiamo dopo un paio d’ore di autostrada.

Il tempo di sistemarci in hotel, Holiday Inn Express, in pieno centro – scelto tatticamente per poter visitare a piedi la città, e usciamo alla scoperta della città.

Con il bottino della giornata
Distrutti ma con un buon bottino dal Canaletto Festival

Dresda è una città bellissima, ricca di edifici e palazzi barocchi, testimonianza del suo passato di centro culturale e artistico dell’Europa del XVIII secolo. Purtroppo la città è stata quasi completamente distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, ma la sua ricostruzione è stata fortemente voluta dai suoi cittadini e dalle autorità locali e finalmente adesso risplende dell’antico splendore.

Il suo centro storico, l’Altstad, la città vecchia, è relativamente piccolo e il fatto di essere quasi tutto chiuso al traffico permette di visitarlo comodamente a piedi. Qui si trovano i più importanti edifici storici e le chiese più belle, come la Frauenkirche, l’Hofkirche, l’Albertinum, con un importante museo d’arte, il Residenzschloss e la famosa Brühlsche Terrasse, la balconata d’Europa.

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Capitiamo per caso in città durante il week end in cui si svolge la festa più importante dell’anno per Dresda: il Canaletto Stadtfest, la festa della città di Dresda che proprone un ricco programma di musica, intrattenimento, giochi per i più piccoli e eventi gastronomici. Le strade e le piazze sono piene di stand con specialità locali, prodotti tipici e birra a fiumi. In ogni angolo palchi con spettacoli teatrali e concerti, giochi per bambini, perfino un lunapark. E’ l’evento annuale più importante di Dresda e migliaia di persone sono in giro per fare festa, mangiare e bere fino a tardi. Mi domando come possa essere la città negli altri momenti dell’anno, ma è davvero divertente vederla così. I Cipolli camminano senza lamentarsi, tra uno stand e l’altro alla ricerca di gadgets e cose buone da mangiare.

Dresda
Dresda

Approfittiamo di essere a due passi dal nostro hotel e passiamo la serata nella piazza Altmark dove tra lo stand del Lego, una piccola ruota panoramica, uno spettacolo di capoeira (non propriamente tedesco in effetti) arriva velocemente l’ora della nanna.

Vista dal luna park
Vista dal luna park

Il giorno dopo, andiamo nella Neustadt, la città nuova, superando il fiume Elba, dove la grande ruota panoramica ci attende. Con i bambini non si può non farci un giro sopra e il panorama dall’alto merita davvero.

Camminiamo ancora un po’ nella Neustadt e proseguiamo verso nord, nella zona più alternativa della città, con localini alternativi e negozi etnici. Pranziamo in un ristorante messicano e torniamo a prendere l’auto.

Terzo e quarto giorno: Spreewald, la foresta di Berlino

Ci mettiamo in viaggio alla volta della nostra seconda destinazione: la Spreewald.

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Confesso che prima di organizzare il viaggio non avevo la minima idea di cosa fosse la Spreewald, la foresta del fiume Spree, il fiume di Berlino che attraversa il Brandeburgo.

Ho scoperto che è una delle mete più gettonate dai berlinesi, che in un’ora dalla città si ritrovano in piena campagna, in una regione ancora incontaminata, ricca di prati, boschi e soprattutto di canali. I canali sono la caratteristica dello Spreewald e in particolare dei suoi centri principali, Lubben e Lubbenau, due piccoli villaggi, molto caratteristici e graziosi. Nei canali circolano le tipiche imbarcazioni di legno “i punts”, una specie di grandi gondole, che trasportano i turisti in un’atmosfera incantata.

Spreewald

Vi consiglio di passare qualche giorno qui. Noi abbiamo fatto la gita lungo i canali,  abbiamo preso le biciclette a noleggio, facendo un bel giro lunghe le tante piste ciclabili e i tranquilli sentieri di campagna. I bambini lo hanno adorato.

Abbiamo passato due giorni splendidi a contatto con la natura e godendo dello stare bene in famiglia, facendo le cose lentamente, senza fretta, senza ansie, una volta tanto.

Anche la scelta dell’hotel è stata azzeccatissima. Il Landburg Hotel, fuori dal paese di Burg e in mezzo alla natura, con una piccola fattoria, la piscina, due ristoranti, il parco giochi e il minigolf è un perfetto family hotel.

Nella Spreewald non abbiamo incontrato turisti italiani, in effetti la regione è meta di vacanze dei soli tedeschi, ma è un peccato perché andrebbe scoperta da tutti. Qualche piccolo problema di comunicazione c’è stato, in pochi conoscono l’inglese e il nostro tedesco è piuttosto scolastico, ma sono stati tutti risolti facilmente con qualche sorriso e gesticolando molto.

Dopo la terza notte qui, partiamo la mattina, non senza aver salutato tutte le caprette e i maialini della fattoria, alla volta di Postdam, dove arriviamo nel primo pomeriggio dopo circa due ore di viaggio.

Quinto giorno: Potsdam

Anche a Potsdam avevo prenotato un hotel in pieno centro e con parcheggio privato: Am Groβen Waisenhaus, un ex orfanotrofio del 1800, davvero singolare. Di conseguenza la visita alla città, il cui centro storico è davvero piccolo, è stata possibile in un solo pomeriggio. Potstdam è una cittadina universitaria tranquillissima e piacevole. Gli abitanti sono sorridenti e felici, tutti si spostano in bicicletta, sembra di essere a milioni di kilometri di distanza dalla metropoli Berlino, che invece dista solo 24 km e che con Potsdam forma un’unica grande area metropolitana, servita da mezzi di trasporto e servizi.

Il quartiere olandese di Potsdam
Il quartiere olandese di Potsdam

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Postdam è nota storicamente per essere stata la sede della Conferenza dei paesi vincitori della II guerra mondiale che decise il destino delle due Germanie. Oggi Postadm è soprattutto il castello e il parco di Sanssouci, la “Versailles tedesca”. In realtà ci sono tanti palazzi barocchi e rococò nel parco di Sanssouci, ma se li volete visitare tutti sappiate che una giornata non è sufficiente. Noi abbiamo dovuto fare una selezione e limitarci alla visita di una parte del parco e del castello di Sanssouci, la residenza del re di Prussia Federico il Grande.

Il Castello di Sanssouci
Il Castello di Sanssouci

Abbiamo dovuto aspettare un po’ per il nostro turno di visita all’interno del Castello. Nell’attesa abbiamo fatto una passeggiata nel parco, scattato tante foto e pranzato sulle panchine.

La visita ad un castello è sempre affascinante per i bambini, che si immaginano la vita di re e regine e rimangono a bocca aperta di fronte alle stanze sontuose del palazzo.

Nel tardo pomeriggio, ci dirigiamo verso la nostra ultima destinazione, la più attesa: Berlino.

Dal sesto all’undicesimo giorno: Berlino

Era da tanto che volevo andare a Berlino, soprattutto da quando, tre anni prima, avevamo dovuto rinunciare al viaggio il giorno prima della partenza, per un’improvvisa malattia di metà della famiglia Cipolli. L’aspettativa per me era quindi enorme, ma anche i Cipolli aveva grande curiosità, perché nei mesi addietro avevo raccontato loro delle tante cose da vedere: lo zoo, il muro, il museo di scienze con i dinosauri, la torre della TV.

Cipolli con l'orso di Berlino
Cipolli con l’orso di Berlino

Non siamo stati delusi. Berlino ci è piaciuta tanto, l’abbiamo vissuta pienamente e ci è rimasta nel cuore. Sicuramente ci torneremo, perché c’è ancora tanto da vedere.

Per ogni tappa del nostro viaggio nel Brandeburgo, pubblicherò dettagliati posts nelle prossime settimane.

Ecco i primi:

Spreewald, Germania: una vacanza nella natura con i bambini

Weekend a Dresda con i bambini

 

 

 

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