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Barcellona con i bambini in cinque giorni. Day 3: Gaudì

Il nostro terzo giorno a Barcellona con i bambini lo abbiamo interamente dedicato all’artista simbolo della città: Antoni Gaudí.

Le opere di Gaudí si prestano bene ad essere visitate con i bambini, perché i tanti richiami alla natura, i colori accesi e le forme strane attraggono la loro curiosità. Con i bambini piccoli non è necessario spiegare quello che sta dietro all’arte di Gaudí; basterà lasciarli esplorare da soli tra le stanze delle case, le navate della basilica e all’interno del parco. I bambini più grandi potrebbero essere più interessati a scoprire i motivi che hanno spinto Gaudí a costruire edifici tanto peculiari. Leggere insieme prima della partenza la storia della sua vita insieme ad una buona guida potrebbero essere d’aiuto.

In questo post vi parlo del nostro itinerario alla scoperta della Barcellona di Gaudí con i bambini.

Chi era Gaudí

Barcellona e Gaudí sono strettamente legati. Barcellona non sarebbe com’è senza Gaudí. Gaudí non avrebbe potuto produrre la sua arte se non in questa città alla fine del 1800. 

Chi era Gaudí e come raccontarlo ai bambini? Un genio? Un visionario? Un pazzo? Un mistico? Quello che è stato il fondatore di un nuovo stile nell’architettura moderna, il modernismo catalano, non ha avuto eguali. La sua opera è diventata riconoscibilissima e unica.

La Pedrera Barcellona

Trasferitosi a Barcellona da ragazzo per studiare architettura, si è da sempre interessato alla natura, soprattutto piante e animali. Era attratto dalle forme particolari e uniche che esistono solo in natura. Quelle forme morbide e sinuose Gaudí ha sempre cercato di rappresentarle e riproporle nelle sue opere, non solo negli oggetti ma addirittura negli edifici che progettava. Rappresentare la natura era per lui un modo per avvicinarsi a Dio (era un profondo credente).

La chiave per avvicinare Gaudí ai bambini è proprio la natura. Scoprire la Barcellona di Gaudí con i bambini può diventare un gioco in cui cercare e riconoscere nelle sue opere i riferimenti ad animali, insetti, piante, fiori e foglie.

A Barcellona ha lasciato molti edifici, soprattutto case private commissionategli dalle importanti famiglie del tempo, e un solo edificio religioso che è stato il culmine della sua genialità e il suo ultimo lavoro.

Barcellona di Gaudí con i bambini: la Sagrada Familia

La Sagrada Familia è una basilica ancora in costruzione, la sua conclusione è prevista nel 2026, centenario della morte di Gaudí.

Non capita tutti i giorni di visitare una cattedrale di una città europa ancora in costruzione. Solo questo può essere un motivo per attrarre i bambini a visitare la Sagrada Familia: una grande chiesa che non ancora finita, al cui interno già si celebra la messa e all’esterno gru e operai lavorano indisturbati.

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È l’ultima opera di Gaudì alla quale si è dedicato fino alla sua morte e certamente è la sua opera più grandiosa.

Il progetto definitivo prevede una facciata principale ancora in costruzione (la Facciata della Gloria), due laterali (della Natività e della Passione) e ben 28 torri. 

Visita alla Sagrada Familia

La Facciata della Natività, costruita quando Gaudí era ancora in vita, è la più famosa con i tre portali riccamente decorati con elementi naturali e la rappresentazione della nascita di Gesù.

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Entrare dentro la Basilica è stato per me una grande emozione.

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Quando la visitai 20 anni fa, le navate e il tetto non erano ancora terminati e trovarmi adesso all’interno di una vera chiesa (è stata consacrata nel 2010 da Papa Benedetto XVI) è stato bellissimo. Si entra in un bosco di alberi luminoso e colorato. E’ proprio il colore quello che ci colpisce maggiormente. Le grandi vetrate colorate illuminate dal sole proiettano fasci di luce nelle navate, creando un effetto magico e avvolgente.

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Le colonne slanciate verso il cielo sembrano grandi alberi con i rami tra loro intrecciati e le chiome a ricoprire la volta della chiesa.

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Usciamo dal lato della Facciata della Passione, costruita tra il 1954 e il 1978 sulla base dei disegni di Gaudí. Le statue sono opera dello scultore Joseph Maria Subirachs. Si nota immediatamente la differenza tra le due facciate. Qui lo stile è duro e spigoloso e non vi è alcun riferimento alla natura. Si è voluto enfatizzare la drammaticità degli eventi legati alla passione e alla morte di Gesù.

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Biglietti per la Sagrada Familia

Per la visita alla Sagrada Familia è meglio acquistare i biglietti on line per evitare le file. Ci sono varie tipologie di biglietto:

Ingresso base Euro 17 – Ingresso + audioguida Euro 25, Ingresso + audioguida + salita ad una torre Euro 32. Ci sono anche visite guidate e visite al Museo Gaudí.

E’ possibile salire sulla torre di una delle due facciate. Si sale con l’ascensore e si scende a piedi.

L’audioguida in italiano è disponibile solo per bambini dagli 11 anni in su, non c’è più purtroppo quella per i bambini piccoli. 

La visita alla Sagrada Familia ci ha portato via almeno due ore. Approfittiamo della fermata della metro proprio davanti alla chiesa per andare a visitare un luogo imperdibile a Barcellona con i bambini.

Itinerario a Barcellona con i bambini alla scoperta di Gaudí: il Park Güell

Scendiamo alla fermata della metro Lesseps e da qui con il bus 24, che si inerpica per le stradine in salita del quartiere Gràcia, giungiamo ad un ingresso laterale del Park Güell. In alternativa il parco è raggiungibile dalla metro in 10 minuti di camminata in salita, ma i bambini sono stanchi e preferiscono prendere il bus.

Il Parc Güell si estende su una collina che domina Barcellona e l’ingresso principale è posto nella parte più bassa. Entrando dall’ingresso secondario si ha l’effetto particolare di raggiungerlo passando prima per boschi e di ammirarlo dall’alto.

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Il Park Güell è forse l’opera in cui Gaudí ha potuto dare totale sfogo alla sua passione verso la natura. Cosa c’è di meglio che rappresentare la natura in un giardino? Gaudí ha creato un mondo a sé, un luogo magico e misterioso, dove natura, colori, elementi architettonici si mescolano, creando un tutt’uno. Le forme ondulate e sinuose degli edifici progettati da Gaudí si integrano armoniosamente con la natura circostante.

Visita al Park Güell

L’ingresso principale è caratterizzato da due edifici, che sembrano uscire dalle fiabe, con i tetti colorati e le forme bizzarre. Ricordano la casa di Hänsel e Gretel con la facciata fatta di biscotti e il tetto e le finestre di panna e caramelle.

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Una volta entrati ci troviamo di fronte a due grandi scalinate divise al centro da una salamandra colorata, simbolo del parco. Da qui si giunge all’imponente Sala Ipostila, una sorta di tempio greco con un colonnato di ben 86 colonne. Costruita per ospitare il mercato del parco, la Sala Ipostila ha la funzione di sorreggere la grande terrazza sovrastante, chiamata Piazza della Natura. È questo il luogo centrale di Parc Güell che attrae migliaia di visitatori. Una grande piazza-terrazza caratterizzata da una lunga panchina dalla forma ondulata, che si estende per tutto il perimetro e ricoperta di mosaici colorati realizzati con il metodo del trecandís. Il trecandís è usato da Gaudí in tutte le sue opere e consiste nel creare mosaici utilizzando pezzi di ceramica e vetri colorati.

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Biglietti per il Park Güell

La Zona Monumentale del Park Güell è a pagamento e a numero chiuso, perciò se non avete acquistato il biglietto precedentemente, può esserci il rischio che una volta arrivati non possiate entrare. Acquistate quindi i biglietti on line per assicurarvi l’ingresso per il giorno e l’ora di vostro gradimento.

Biglietto per gli adulti 10 euro, per i bambini dai 7 anni 7 euro. Da aprile 2019 il biglietto è comprensivo della navetta dalla stazione della metro Alfonso X

La parte intorno alla Zona Monumentale, quella verde, è invece aperta al pubblico gratuitamente,

Usciti dal Park Güell ci rechiamo a piedi verso la stazione della metro, per fortuna al ritorno la strada è in discesa. Si è fatta ora di pranzo e ci fermiamo in un locale per pranzo veloce. La giornata è ancora lunga, nel pomeriggio ci attendono altri due capolavori di Antoni Gaudí, altre due icone di Barcellona.

La Barcellona di Gaudí con i bambini: Casa Batlló

Uscendo dalla fermata della metro Passeig de Gràcia ci troviamo davanti alla curiosa e bizzarra facciata di Casa Batlló.

Joseph Batlló acquistò l’edificio nel 1903 e commissionò a Gaudí la sua ristrutturazione. Antoni optò per una ristrutturazione audace, evitò la demolizione della casa e in due anni trasformò Casa Batlló in uno dei più estrosi esempi di modernismo catalano.

Prima di entrare all’interno di Casa Batlló, ci soffermiamo ad ammirarne la facciata. Rivestendola di simboli naturali e onirici, Gaudí ha espresso qui tutta la sua fantasia visionaria. Quello che colpisce della facciata sono le forme ondulate, i colori brillanti, le decorazioni delle finestre e soprattutto il tetto. Per vederlo meglio andate dal lato opposto di Passeig de Gràcia. Ecco che magicamente apparirà il dorso di un drago dai mille colori accovacciato sul tetto, infilzato dalla spada (il camino a forma di croce, che sembra l’impugnatura di una spada) di San Giovanni, patrono di Barcellona.

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Osservate con i bambini le finestre, cosa vi pare di vedere? Quelle in alto hanno balconi che sembrano delle maschere, quelle ai primi piani e al piano terra sono incorniciate da colonne a forma di ossa. Casa Batlló è nota anche come la “Casa delle Ossa” o “Casa del Drago”.

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Con il biglietto viene consegnata una smart guide, una guida in realtà aumentata con la quale non solo si ascoltano le spiegazioni ma si può vedere quello che Gaudí aveva immaginato. Così il camino diventa un fungo, le prese d’aria le branchie di un pesce, il soffitto gocce di latte. La smart guide è perfetta per visitare Casa Batlló con i bambini.

Visita a Casa Batlló

La visita si svolge al piano nobile, nel cortile interno, passando dalle scale interne, nel sottotetto e sul tetto.

La visita all’interno inizia dal piano nobile. Per raggiungerlo saliamo le scale, anch’esse un’opera d’arte. Nulla è lasciato al caso da Gaudí, dalle decorazioni interne agli arredamenti. Il corrimano delle scale è la spina dorsale di un animale, i lucernari gusci di tartaruga.

Al Piano Nobile c’erano lo studio del Signor Batlló, il salone principale che si affaccia sulla strada e la sala da pranzo da cui si accede al giardino interno.

Difficile trovare una linea retta, tutto ha una forma ondulata, in continuo movimento, dalle pareti agli elementi decorativi. Ogni dettaglio diventa arte, ma niente è casuale, perché Gaudí è molto attento anche all’aspetto funzionale delle cose. Bellezza e funzionalità vanno di pari passo per lui.

visita a casa batllò

Osserviamo rapiti ogni particolare, i vetri colorati che decorano le porte e al tempo stesso trasmettono luce, le grandi vetrate delle finestre, gli spettacolari rivestimenti in mosaico del giardino interno.

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Anche le scale che danno sul cortile interno lasciano senza fiato. Le pareti sono rivestite da piastrelle celesti che via via che si sale diventano di un blu sempre più scuro. La luce entra dal lucernario sul tetto e sembra così di essere in un ambiente marino. Se si guarda attraverso le vetrate ai pianerottoli si è letteralmente tra le onde del mare.

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Prima di arrivare sul tetto, passiamo dal sottotetto, che come a Casa Milà era un piano di servizio e per l’areazione, ma non per questo lasciato al caso. Gaudí con una serie di archi catenari e il colore bianco lo trasforma in quella che sembra una gabbia toracica di un enorme animale. A me ha ricordato il ventre della balena di Pinocchio.

Concludiamo la visita sul tetto, dove ammiriamo da vicino le tegole colorate che decorano quello che è il dorso del drago. Ancora una volta natura e fantasia si mescolano in un viaggio onirico che solo la mente di un genio poteva creare.

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Biglietti per Casa Batlló

Il biglietto, comprensivo della smart guide, costa 25 euro per gli adulti e 22 euro per i bambini, gratis fino a 7 anni non compiuti. Sul sito ufficiale potete decidere il giorno della vostra visita e acquistarli on line. La visita dura circa un’ora.

Visitare la Barcellona di Gaudí: La Pedrera

La Pedrera o Casa Milà si trova sempre su Passeig de Gràcia ad un paio di isolati da Casa Batlló.

La Pedrera Barcellona

E’ impossibile non notarla, perché si trova all’incrocio di due strade e domina tutta la zona. Rispetto a Casa Batlló appare più maestosa ed imponente. Se Casa Batlló si distingue per i colori brillanti della facciata e del tetto, Casa Milà si caratterizza per il colore tipico della pietra (da qui il soprannome di La Pedrera) e per l’assenza totale di angoli.

Visita a La Pedrera

La visita si svolge partendo dall’alto, dal tetto-terrazza famoso per i camini dalle forme bizzarre, che ricordano le teste di soldati con gli elmi, e per la superba vista sulla città. Poi si scende, passando dal sottotetto, dove si ritrovano gli archi catenari già visti in Casa Batlló. Al quarto piano è visitabile l’appartamento di una tipica famiglia borghese di inizio 900. Si giunge poi al piano terra dove ammirare lo splendido cortile interno.

Trovate il racconto dettagliato della nostra visita a La Pedrera in questo post.

Le caratteristiche peculiari dei lavori di Gaudí si ritrovano anche in Casa Milà, ovvero i continui riferimenti agli elementi naturali, la cura quasi maniacale verso ogni dettaglio, la scelta di unire il bello con il funzionale.

Biglietti per La Pedrera

La visita dura poco più di un’ora. Il biglietto con audioguida costa 22 euro per gli adulti, 11 euro per i bambini dai 7 anni.

Una visita a Barcellona non può dirsi completa se non si visita almeno un’opera del suo cittadino più illustre Antoni Gaudí. I colori accesi, le forme bizzarre, i riferimenti alla natura sono tutti elementi che contribuiscono a rendere piacevole la visita anche per i bambini.

 

Ringrazio Casa Batlló per gli ingressi omaggio che ci ha fornito

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