Viaggio in Cornovaglia
Vi racconto il nostro viaggio on the road in Cornovaglia insieme ai bambini. Una vacanza all’insegna della natura.
La verde Cornovaglia l’avevo vista solo nei film o nelle foto e nei racconti di chi c’era stato. Sapevo che avesse un fascino particolare, che la natura lì è la protagonista incontrastata, che sembra di essere lontano da tutto e fuori dal tempo, ma l’ho capito veramente solo andandoci. La verde Cornovaglia è davvero verde, sembra una banalità ma quando sei lì ti accorgi che il verde è più brillante che da altre parti (sarà che piove spesso). La Cornovaglia è natura selvaggia e impetuosa, quando il vento soffia forte e sembra portarti via e il mare si scaglia contro le rocce. E’ natura dolce e accogliente, quando vedi distese di campi in cui mucche e pecore pascolano tranquilli, o quando ti rilassi in una lunga spiaggia di sabbia fine.
La Cornovaglia è davvero una meraviglia della natura e mi è piaciuta moltissimo.
Se intendete fare un viaggio in Cornovaglia con i bambini, sappiate che sarà una vacanza soprattutto all’aria aperta, con qualsiasi condizione meterologica, perché il suo bello è vederla anche con la pioggia o la nebbiolina. Ma il sole non manca e in quel caso la Cornovaglia darà il meglio di sé.
Visitare la Cornovaglia con i bambini significa fermarsi in qualche spiaggia e mettere i piedi nel gelido oceano, significa cercare di avvistare uccelli marini sulle scogliere e le foche nel mare, significa raccogliere sassi e conchiglie, foglie e fiori, significa fotografare di continuo le mucche, le pecore e i cavalli che si incontrano di continuo. Visitare la Cornovaglia con i bambini è anche passeggiare per le strade di pittoreschi villaggi di pescatori, assaggiare i piatti tipici, giocare sulla spiaggia.
Esistono anche attrazioni più strutturate, come parchi, fattorie, miniere e fortezze, da alternare alle gite all’aperto.
Abbiamo passato quattro giorni in Cornovaglia, dormendo cinque notti, sicuramente troppo pochi per vedere tutto, ma sufficienti per farsi un’idea del luogo, assaporarlo lentamente e innamorarsene perdutamente. Come sempre, prima della partenza, avevo pianificato ogni giorno e avevo una tabella di marcia fittissima e come sempre, una volta arrivati, i tempi si sono allungati, la mamma ha preso il sopravvento sulla viaggiatrice e così ho spesso preferito un’ora in più di coccole al mattino alla levataccia per il tour de force programmato. Con i bambini non si può correre da mattina a sera, non possiamo imporre loro i nostri ritmi, altrimenti si stancano e si scocciano subito e allora addio viaggio. Hanno i loro ritmi e soprattutto hanno i loro gusti e per il buon esito del viaggio, alternare attività per loro con attrazioni più da grandi, scegliendo un ritmo lento, è sempre la miglior cosa.
Viaggio in Cornovaglia: dove dormire
Considerato che le distanze tra i vari luoghi di interesse non erano eccessive e non avendo molta voglia di cambiare letto ogni sera, ho scelto per cinque giorni un posto fisso in cui dormire. L’importante è che fosse centrale e da cui si potesse raggiungere tutto in un’ora o due d’auto al massimo. La scelta è caduta sulla cittadina di Truro, capoluogo amministrativo della Cornovaglia. Con il senno di poi, dormire in un cottage in riva al mare o in un villaggio di pescatori sarebbe stato più romantico, ma i costi sarebbero lievitati così come le distanze per raggiungere i vari luoghi.
Nella scelta delle varie tappe del vostro viaggio, tenete in considerazione che le distanze non sono enormi in Cornovaglia ma le strade sono strette e ad una corsia. Anche le strade principali, contrassegnate dalla lettera A e un numero, solo in alcuni tratti sono a due corsie e a scorrimento veloce, mentre spesso attraversano villaggi. I tempi di percorrenza quindi si allungano e anche per fare pochi chilometri si impiega più tempo del previsto.
Truro si è rivelata inaspettatamente una bella cittadina, vivibile e sicura, con ristoranti di ogni tipo, tanti negozi e una bellissima cattedrale che domina il centro. Essendo centrale, ogni giorno impiegavamo massimo un’ora d’auto per raggiungere le nostre mete. Abbiamo trovato una bella casa con Airbnb, a 2 minuti a piedi dal centro e per cinque giorni ci siamo sentiti a casa. Unico neo, essendo un gruppo di case del 1800 raggiungibili solo da stradine pedonali, il parcheggio non era proprio comodo, ma una volta trovate le strade giuste dove lasciare l’auto, impiegavamo meno di 10 muniti per raggiungere casa.
Ecco il racconto del nostro on the road in Cornovaglia, suddiviso per giorni. In questo post vi parlo del primo giorno.
Primo giorno in Cornovaglia: Lizard Peninsula
Truro-Lizard Point – 55 minuti
Abbiamo iniziato la nostra scoperta della Cornovaglia con i bambini partendo dalla sua punta più a sud, che poi è anche la punta più a sud del Regno Unito: Lizard Point.
Lizard è una penisola le cui coste sono tra le più selvagge della Cornovaglia: alte scogliere battute dal vento e brughiere ricoperte di fiori selvatici.
Lasciamo l’auto nel parcheggio gratuito del paesino e con una bella passeggiata in mezzo ai campi arriviamo al sentierino che scende giù fino alla punta. Volendo si può arrivare in auto fino a qui. Sulla sinistra trovate il faro di Lizard, ma il vero punto più a sud si raggiunge a piedi dal sentiero che scende in basso. Scogliere a picco sul mare, vento e un bel sole ci accolgono. In cima alla scogliera entrate nella casetta del National Trust, l’ente che tutela il patrimonio naturale e artistico del Regno Unito. Troverete informazioni sul posto e soprattutto potrete provare ad avvistare i diversi tipi di uccelli marini, i delfini e le foche con il cannocchiale messo a disposizione. Le foche poi le abbiamo viste davvero, ad occhio nudo ed è stata un’emozione grandissima.
Qui ci sono un paio di negozi di souvenir e un paio di ristoranti. Vuoi non pranzare nel ristorante più a sud della Gran Bretagna? Sosta al Polpeor Café per un sandwich con gamberi e granchio, piatti tipici da queste parti, e via verso la prossima destinazione.
Non limitatevi a visitare Lizard Point ma scoprite le meravigliose insenature che la penisola offre.
Lizard Point -Kynance Cove – 15 minuti
Una di queste è certamente Kynance Cove, che si raggiunge da Lizard Point deviando a sinistra. Il parcheggio è a pagamento, 5 sterline al National Trust si danno più che volentieri per ammirare il panorama più bello della Cornovaglia, secondo me. Dal parcheggio si segue un sentiero in discesa.
Scegliendo quello di destra, si cammina in un saliscendi per circa 10 minuti e si arriva a Kynance Cove, dove c’è un ristorante e un’insenatura con una spiaggetta di ciottoli. Il sentiero a sinistra porta dall’altro lato dell’insenatura e ci permette di vedere Kynance Cove in tutta la sua straordinaria bellezza. Volendo si può scendere fino al mare e, onde permettendo, passare dalla spiaggetta per raggiungere il ristorante dall’altro lato. Quel giorno c’era il sole e alcuni temerari, incuranti del forte vento, si sono tuffati dagli alti scogli. Ho fatto caso che appena c’è un raggio di sole gli inglesi si riversano sulle spiagge e in mare, indipendentemente dalla temperatura.
Vi lascio qualche foto, perché le parole qui sono superflue.
Kynance Cove – Cadgwith – 15 minuti
Ci rimettiamo in moto e facciamo un’altra deviazione a destra per il pittoresco villaggio di pescatori Cadgwith, un gioiellino incastonato in una piccola baia, con le casette dai tetti di paglia e le barche colorate.
In caso di pioggia, con i bambini è carino andare al Cornish Seal Sanctuary, a Gweek. Si tratta di un acquario che si occupa di accogliere, curare e rimettere in libertà le foche spiaggiate sulle coste della Cornovaglia e i pinguini.
Cadgwith – St. Ives – 50 minuti
La nostra prima giornata in Cornovaglia non è ancora finita. Approfittiamo del bel tempo per raggiungere la costa nord ovest e arriviamo a St. Ives, uno dei villaggi più famosi.
Abbiamo la fortuna di trovare parcheggio lungo la costa, davanti ad una meravigliosa ed enorme spiaggia di Porthmeor Beach. Incuranti del vento i Cipolli non si fanno sfuggire l’occasione di mettere i piedi nella bassa marea che fa sembrare la spiaggia ancora più grande. Di fronte alla spiaggia si trova Tate St. Ives, una “filiale” dei musei Tate di Londra, che ospita opere di artisti moderni e contemporanei locali.
St. Ives si trova su una piccola penisola, circondata dalle splendide spiagge di Porthmeor da un lato e Porthgwidden e Porthminster dall’altro. Il paese di St. Ives è una chicca con il suo porticciolo, il dedalo di stradine piene di gallerie d’arte, negozi e invitanti ristoranti di pesce. Non avevamo considerato che in agosto St. Ives è una meta turistica molto frequentata e purtroppo non siamo riusciti a cenare nei ristoranti di pesce che desideravamo. Abbiamo ripiegato sul classico pub inglese che è sempre una garanzia.
Rimontiamo in auto e torniamo a Truro in poco meno un’ora. E’ tardi, siamo stanchi, la giornata è stata lunga ma abbiamo ancora negli occhi la bellezza dei posti che abbiamo visitato.
Continuate a seguirmi e scoprite dove siamo stati il secondo giorno in Cornovaglia
5 commenti
Lale
affascinante ed insolito viaggio!
Elena
Bellissimo diario di viaggio. Partiremo alla fine di luglio… vedo che serve portare vestiti non estivi!!! 😉 Giusto???
Una parte del nostro itinerario sarà proprio questo….
Mamma Lucy
Ciao Elena e grazie! Consiglio abbigliamento a cipolla. Se trovate il sole vanno bene anche t-shirt e shorts ma necessari sempre felpe e giubbotti per la pioggia e il vento
Patrizia
Siamo appena tornati dal nostro viaggio on the road con i bambini in Inghilterra e Cornovaglia! Che dire…viaggio meraviglioso!! e ti ringrazio, perché ho preso diversi spunti dai tuoi racconti.
Mamma Lucy
Grazie a te Patrizia. La Cornovaglia ti resta nel cuore