La nostra Danimarca con i bambini
C’è un paese nel nord Europa, dove vivono le persone più felici al mondo, dove le biciclette sono più diffuse delle auto, dove la vita lavorativa delle persone è organizzata in maniera flessibile, per garantire del tempo di qualità da dedicare alla famiglia e alla vita privata.
C’è un paese nel Nord Europa, dove i prati sembrano più verdi, il sole quando brilla sembra più luminoso, le spiagge sembrano più grandi. Quel piccolo paese nel Nord Europa ci ha rubato il cuore, tanto che più di una volta abbiamo pensato che sarebbe meraviglioso vivere lì, non curanti dei lunghi, freddi e bui inverni, del resto non può esistere il paese perfetto. Quel paese del nord Europa, il più piccolo dei paesi scandinavi, si chiama Danimarca.
L’abbiamo visitato in Agosto, in un bel on the road di 12 giorni, cercando di vedere i luoghi più belli e conosciuti, ma anche i più interessanti per noi, che viaggiamo con i bambini. Abbiamo visto città e piccoli paesi, tanta natura e tanta cultura, abbiamo cercato come sempre di coniugare gli interessi di noi adulti con quelli dei bambini. L’itinerario iniziale era molto ambizioso, perché via via che mi informavo e leggevo sulla Danimarca, scoprivo posti nuovi e interessanti da aggiungere alla lista. Come sempre accade, il viaggio pianificato non corrisponde fedelmente al viaggio vissuto ed è bello così. Alcuni luoghi li abbiamo dovuti saltare, in altri ci siamo soffermati più del previsto. Il tempo, a volte inclemente, ci ha fatto cambiare i piani, altre volte ci ha regalato un sole stupendo e ci ha permesso di passare intere giornate all’aperto. Certamente tanto resta ancora da scoprire di questo stupendo paese, ma sono sicura che prima o poi torneremo.
Questa è la nostra Danimarca con i bambini
Il nostro itinerario parte dalla capitale Copenhagen, dove abbiamo soggiornato per 5 notti. La maggior parte dei danesi vive qui, ma la città non è caotica, come lo sono tante altre capitali europee, anzi è a misura d’uomo. La cosa che mi ha colpito di più è il silenzio. Le persone si spostano soprattutto in bicicletta, le auto sono pochissime. Nessuno pare avere fretta e tutti parlano a bassa voce. E poi sono tutti gentili, sorridenti e molto amichevoli, sarà questo il famoso hygge danese?
Copenhagen l’abbiamo girata in lungo e in largo e abbiamo visto tante cose. Trovate il racconto dettagliato del nostro soggiorno a Copenhagen in questo post e in questo. Qui vi parlerò di quello che mi è piaciuto di più della città.
Cosa mi è piaciuto di più di Copenhagen
Il quartiere Vesterbro. E’ dove avevamo preso in affitto l’appartamento trovato su Airbnb. Mai scelta si è rivelata più azzeccata. Il quartiere dove vivevano e lavoravano gli operai della Carlsberg, la fabbrica della celebre birra danese, che c’è ancora ed è pure un museo, si è trasformato da quartiere operaio in quartiere trendy, abitato da giovani e da famiglie danesi. E di famiglie in effetti se ne vedono davvero tante in giro, tutte in bici o con le Christiania bikes, le tipiche biciclette con carrettino davanti per trasportare i bambini, deliziose.
Gli edifici moderni accanto a quelli antichi. Come una vera città moderna e al passo coi tempi che si rispetti (e da cui molte nostre città italiane dovrebbero prendere esempio), Copenhagen ha tanti palazzi antichi, ricchi di storia e di cultura, che convivono armoniosamente con nuovi edifici e strutture contemporanee, creati dai più famosi architetti del momento, che la rendono viva e in continua evoluzione. Ponti moderni pensati solo per pedoni e ciclisti, zone in degrado riqualificate e adibite a luoghi di socializzazione, edifici contemporanei sedi di centri culturali.
Nyhavn. La classica immagine da cartolina di Copenhagen. Il porto con le casette colorate affacciate sul canale. Forse il luogo più turistico della città, insieme alla Sirenetta, ma è davvero delizioso e a me è piaciuto tanto.
I parchi giochi per i bambini. Non parlo di Tivoli o Legoland, mi riferisco ai tanti piccoli spazi pubblici con giochi per bambini ad ogni angolo della città. Tutti tenuti in perfetto stato, puliti, curati, per lo più di legno e colorati, ciascuno con un soggetto particolare (giochi sugli alberi, nave dei pirati naufragrata ecc.). Mi ha colpito anche trovare molti campini da calcio o basket, con tanto di pallone a disposizione di tutti, recintati, in mezzo alle strade. Un sogno per le nostre città.
On the road
Da Copenhagen abbiamo preso il treno e in un giorno siamo andati a vedere lo splendido, fosse solo per il parco e la vista sul mare, Museo Louisiana a Humlebæk, con opere di arte contemporanea che hanno incuriosito i Cipolli, e il Castello di Kronborg a Helsingør, dove Shakespeare ha ambientato l’Amleto, a due passi davvero dalla Svezia.
Dopo aver lasciato a malincuore Copenhagen, siamo partiti con la nostra auto a noleggio per l’on the road vero e proprio, alla volta di Odense, dove avevamo prenotato 2 notti in un B&B, che non ci ha totalmente entusiasmati, soprattutto a causa di qualche incomprensione con il proprietario, ma in un viaggio on the road qualche sistemazione al di sotto delle aspettative è da mettere in conto.
Sulla strada per Odense, a circa mezz’ora da Copenhagen, abbiamo visitato l’imperdibile, soprattutto se si hanno bambini, Museo delle Navi Vichinghe di Roskilde, che espone cinque navi vichinghe affondate e riporate alla luce. Molto carino tutto l’ambiente all’aperto intorno al Museo, con i laboratori per bambini, le botteghe degli artigiani, giochi antichi e le navi vichinghe ormeggiate nel porticciolo, in cui è possibile salire e fare una gita remando in mare aperto. La cittadina di Roskilde, pur avendo una splendida cattedrale patrimonio dell’Unesco, non è niente di che a mio modesto parere e la si visita in un’oretta.
Odense si trova sull’Isola di Fyn, collegata all’Isola di Sjælland (quella di Copenhagen) dal Ponte del Grande Belt (unico tratto a pagamento delle autostrade danesi, tra l’altro), grande opera di ingegneria, lungo ben 18 km sopra il mare. Odense è una cittadina tranquilla, con un piccolo centro storico dove è possibile vedere le tipiche casine basse e colorate del 1800, tra cui la casa di Hans Christian Andersen, perché Odense è la città dove il grande scrittore nacque e ovunque si respira un’atmosfera da fiaba. Qui è possibile visitare il Centro Culturale l’Acciarino, dove i bambini diventano i protagonisti delle favole di Andersen, nonché la casa dove nacque lo scrittore stesso. Ma vi parlerò di Odense in dettaglio in un altro post.
Un giorno è stato dedicato ad una delle attrazioni più belle che abbiamo visto in tutta la Danimarca: il Castello di Egeskov, a circa 40 minuti da Odense. In una giornata di sole non potete assolutamente perderlo. Il Castello è bellissimo, circondato da un fossato e al centro di uno splendido parco, con diversi giardini. Nel parco ci sono tantissimi giochi per bambini, labirinti e musei interessanti. Qui potete leggere il racconto della nostra giornata al Castello
Salutata l’Isola di Fyn, siamo partiti alla volta di Silkeborg, nello Jylland, nostra successiva meta per due notti, in un appartamentino tutto per noi nel b&b della signora Birte. Silkeborg è nota soprattutto per essere al centro della rinomata Regione dei Laghi, una zona ricca di colline, laghi e foreste, paesaggi che nella pianeggiante Danimarca non si vedono altrove. Qui si trova il monte più alto della Danimarca il Møllehøj, che altro non è che una collina alta solo 170 metri. Immancabile la gita lungo i laghi in bicicletta o a bordo di Hjelien, il piroscafo a pale più antico del mondo.
Da Silkeborg abbiamo raggiunto Aarhus, la seconda città danese, che se paragonata a Copenhagen, sembra un grande paese.
Ad Aarhus abbiamo visitato un altro bel museo di arte contemporanea: ARoS, famoso soprattutto per Your Rainbow Panorama, una galleria circolare sul tetto del museo, trasparente e colorata con i colori dell’arcobaleno. Un modo davvero unico di osservare la città dall’alto. All’interno del museo tra le tante opere a noi è particolarmente piaciuto Boy, una statua raffigurante un ragazzo accovacciato, ma di enorme proporzioni e dell’aspetto incredibilmente realistico. Molto bella anche la mostra fotografica con opere del celebre fotografo Robert Mapplethorpe.
E siamo arrivati verso la fine della nostra vacanza. La destinazione è l’estremo nord danese. Tappa a Tversted, piccolo paesino di mare, dove abbiamo soggiornato una notte in un b&b vicino alla spiaggia. Imperdibile la visita a Grenen, il lembo di terra più a nord della Danimarca, dove due mari si incontrano, il Mar Baltico e il Mar del Nord. Obbligatorio entrare in acqua, per poter dire di avere messo i piedi contemporaneamente in due mari diversi. Grenen è raggiungibile da Skagen, un pittoresco e delizioso paesino, pieno di turisti, vip, ristoranti stellati e negozi di design. Tutta la zona avrebbe meritato una visita più lunga. Il mare, le lunghe distese di sabbia bianca con dietro le dune sono paesaggi meravigliosi. Peccato solo per il tempo, perché, benché ci fosse il sole, la temperatura non invitava certo a fare il bagno in mare.
Ultima tappa del nostro on the road: Billund, dove abbiamo dormito due notti dal simpatico Anthony, in un appartamento in piena campagna, circondato da prati e boschi. Il paese di Billund in sé non ha niente di interessante, ma il posto è obbligatorio se si hanno bambini o se si è un po’ bambini. A Billund c’è la fabbrica della Lego, ma soprattutto a Billund c’è il parco divertimenti Legoland. Anche di questo vi parlerò nel dettaglio in un altro post. Qui vi dico che mi è piaciuto tanto perché è un parco a misura di bambino, non ci sono giochi e attrazioni esagerati, e per esagerati intendo montagne russe estreme, più adatte agli adulti. Ci sono solo giochi che tutti i bambini possono fare e c’è una bella zona dedicata ai più piccolini della Lego Duplo.
A me è particolarmente piaciuto il Miniland, la ricostruzione in miniatura di tanti edifici e ambientazioni danesi e non solo, tutti ovviamente fatti con i famosi mattoncini.
La Danimarca ci è rimasta nel cuore per la natura, le persone, le attrazioni. Io ve la consiglio per un viaggio itinerante con i bambini, perché è davvero family-friendly, l’attenzione ai bambini si vede ovunque, noi ci torneremo.
6 commenti
Una mamma fan...siosa!
Cara mamma Lucy, sei definitivamente diventata la nostra lettura preferita!
Il tuo entusiasmo per il viaggio stavolta ha davvero trapassato le parole, ed è arrivato a noi, infondendoci una GRANDISSIMA voglia di vedere questo paese, anche se io soffro molto il freddo 😀
Aspettiamo i prossimi post!!!
Mamma Lucy
Cara Mamma Fan…siosa, ti ringrazio tantissimo e sono contenta di averti fatto venire la voglia di scoprire la Danimarca, perché è un paese meraviglioso. E poi non è sempre freddo 🙂
Paolo
Complimenti per l’interessantissimo diario di viaggio.
Anche noi stiamo valutando una vacanza simile per il 2018, e volevo sapere se il viaggio è durato in tutto 12gg (5 Copenhagen + 7 on the road) oppure 17gg (5 Copenhagen + 12 on the road).
Grazie mille.
Mamma Lucy
Ti ringrazio molto Paolo. Il nostro viaggio è durato in tutto 12 giorni, 5 a Copenhagen e 7 on the road. Ce ne sarebbero voluti molti di più in effetti, ma anche così ci siamo fatti una bella idea della Danimarca. Fammi sapere se poi decidete di andare e sarò felice di darti qualche consiglio. A presto
Paolo
Grazie Lucy.
Proprio ieri abbiamo acquistato i voli, avremo a disposizione 16gg pieni.
Approfitto della tua disponibilità per chiederti se puoi girarmi il link dell’appartamento che avete preso a Vesterbro, abbiamo visto che il soggiorno di 2 adulti e 3 “cipolli” a Copenhagen è una bella mazzata!!!
Mamma Lucy
Eccolo: https://www.airbnb.it/rooms/2321625 noi siamo stati benissimo da Mads. Se poi riuscite ad andarci diglielo pure che ve l’ho suggerito io. E’ vero Copenhagene e tutta la Danimarca è stracara, soprattutto per mangiare. Per quello l’appartamento secondo me è la scelta migliore.