Parco Mediceo di Villa Demidoff, una gita fuori porta a due passi da Firenze

A pochi km dal centro di Firenze c’è un bellissimo parco dove passare una giornata all’aria aperta con tutta la famiglia. Venite con noi a scoprire le meraviglie del Parco di Villa Demidoff.

Per i fiorentini la gita a Villa Demidoff è un classico di primavera, quando le giornate sono finalmente più calde e lunghe e si ha voglia di stare all’aria aperta. Non serve molto, sono sufficienti una coperta, un pallone, un cestino per il pic nic e tanta voglia di natura, relax e divertimento.

Il Parco di Villa Demidoff, o Parco Mediceo di Pratolino questo è il suo vero nome, è uno dei parchi storici più importanti d’Europa per il suo patrimonio naturalistico, archeologico, storico e culturale. Del resto non dimentichiamoci che siamo a Firenze e da queste parti l’arte e la cultura si respirano ovunque.

Parco di Villa Demidoff il pratone

La storia del Parco Mediceo di Villa Demidoff

Nel 1568 il Granduca di Toscana Francesco I de’ Medici fece costruire dall’architetto Bernardo Buontalenti una grande villa e un parco-giardino sulle colline di Firenze. La mente geniale e creativa del Buontalenti elaborò un progetto di parco come un luogo fantastico dove natura, arte e ingegneria si fondevano. Edifici, grotte, labirinti, giochi d’acqua, statue e vialetti, tutto doveva rappresentare il pensiero filosofico del Granduca.

Altri grandi artisti del tempo come Cellini e Giambologna realizzarono opere per il parco tanto che già a quei tempi era conosciuto come “il giardino delle meraviglie”.  Negli anni successivi i Medici lo arricchirono con abbellimenti e ingrandimenti alla Villa, che rimase una delle dimore preferite della famiglia medicea.

Con la morte dell’ultimo membro della famiglia Medici nel 1737, al potere del Granducato di Toscana salì la famiglia dei Lorena che si disinteressò completamente del parco e della sua villa, che caddero così in uno stato di abbandono. I Lorena addirittura trasferirono molte statue dal Parco Mediceo di Pratolino al Giardino di Boboli, il giardino della loro residenza di Palazzo Pitti a Firenze.

Nel 1818 fu incaricato un ingegnere boemo Joseph Frietsch di ristrutturare la villa e il parco. Purtroppo la villa medicea fu demolita perché troppo pericolante e il parco ristrutturato secondo i canoni del giardino all’inglese. Si dovette aspettare il 1872, anno in cui i Lorena vendettero il parco alla famiglia russa dei Demidoff, dei ricchi industriali e filantropi che si erano trasferiti a Firenze (ho parlato della statua a loro dedicata a Firenze). Paolo Demidoff fece ristrutturare e ampliare l’antica Paggeria medicea trasformandola nella Villa Demidoff che tutti conoscono. Gli interni della Villa furono arricchiti con la sua collezione d’arte privata e il parco venne rinnovato.

Parco di Villa Demidoff

La famiglia Demidoff rimase la proprietaria del parco fino al 1969, anno in cui l’ultimo erede della Principessa Maria lo vendette ad una società immobiliare di Roma e mise all’asta le proprietà di famiglia. Fortunatamente nel 1981 la Provincia di Firenze è entrata in possesso di Villa Demidoff e del Parco Mediceo, rendendoli fruibili alla collettività e tutelandone la conservazione.

Dal 2013 il Parco Mediceo di Pratolino è diventato Sito del Patrimonio Unesco.

Parco di Villa Demidoff

Il Parco Mediceo di Villa Demidoff

Il Parco di Villa Demidoff è aperto al pubblico per buona parte della sua estensione, dove sono presenti i monumenti più importanti, ed è accessibile solamente a piedi.

Purtroppo l’impianto originale del parco con la Villa Medicea che fungeva da baricentro e i due giardini all’italiana con le sculture, le statue, le vasche con i giochi d’acqua, i labirinti e le grotte, si può solo immaginare. Doveva davvero essere un parco delle meraviglie, un luogo onirico in cui natura e mitologia si incontravano.

Parco di Villa Demidoff La Fontana

Fortunatamente molte opere del periodo mediceo sono ancora visibili, per questo vi consiglio di passeggiare tra i vialetti per scoprirle tutte.

L’opera più famosa del Parco è sicuramente il Colosso dell’Appennino del Giambologna, costruito tra il 1579 e il 1583 a simboleggiare la catena appenninica italiana. Un gigante che sembra fuoriuscire dal lago, in posizione accovacciata e con un braccio teso a schiacciare la testa di un serpente. Una figura misteriosa, a metà tra un uomo e una montagna, che toglie il fiato per la sua maestosità e bellezza.

Parco Mediceo di Villa Demidoff Colosso dell'Appennino

Tra le opere progettate dal Buonatalenti si possono ammirare la Grotta di Cupido, la Cappella, la Fontana del Mugnone, le Scuderie, la Vasca della Maschera, la Grande Voliera.

La Cappella del Buontalenti è l’edificio che meglio si è conservato e non ha subito trasformazioni dal 1580, anno della sua costruzione ad opera del Buonatalenti. E’ a pianta esagonale e l’esterno è caratterizzata da un piccolo portito con 15 colonne.

La Fontana del Mugnone, costruita nel 1580 dal Giambologna, è stata purtroppo distrutta durante le opere di restauro del parco nel 1800 ma per fortuna i Demidoff l’hanno fatta ricomporre.

Della Vasca della Maschera si può solo immaginare la sua funzione: era una piscina di acqua calda. L’acqua fuoriusciva dalla bocca della grande statua, la Maschera, rappresentante una figura marina maschile che stava immersa nella vasca fino alle ginocchia. Successivamente la vasca fu ricoperta di terra e solo i Demidoff la riaprirono.

Come dicevo in precedenza, l’originale Villa Medicea è stata demolita e quella che oggi conosciamo come Villa Demidoff è l’antica Paggeria medicea allargata e ristrutturata da Pavel Demidoff. L’interno di Villa Demidoff con la Sala Rossa è visitabile solo in occasioni particolari, quando viene aperta al pubblico o su prenotazione, così come la Cappella del Buontalenti, la Fagianeria e la Grotta di Cupido.

In certe occasioni la Limonaia e l’adiacente Fagianeria ospitano eventi e mostre. Il giorno di Pasqua dello scorso anno ad esempio c’era una bella esposizione di minerali.

Il Parco di Villa Demidoff non è solo arte ma è anche e soprattutto natura. Al suo interno sono presenti tantissime specie arboree, in particolare alberi secolari, come querce, cedri e ippocastani.

Ho scoperto con un certo stupore che le specie animali presenti nel parco e censite sono 99, soprattutto uccelli, ma anche mammiferi, rettili, anfibi e pare alcuni pesci! La stragrande maggioranza di questi animali se ne stanno ben nascosti dall’uomo quando il parco è aperto, ma non è raro incontrare scoiattoli, fagiani e lepri per la gioia dei bambini.

Parco di Villa Demidoff il bosco

E’ molto piacevole passeggiare lungo i tanti vialetti e in mezzo ai boschi. Il parco è in un leggero saliscendi dove anche i bambini possono camminare senza fatica. E poi ci si può riposare distesi su uno dei tanti prati, mentre i bambini si divertono a tirare due calci al pallone. Il pratone più grande e punto di ritrovo dei fiorentini quello di fronte al Colosso dell’Appennino e poco distante dalla villa.

Per i più piccoli c’è un piccolo playground con altalene e scivoli, ma niente è più bello che correre sui prati o andare alla ricerca di foglie, sassi e tutto quello che il bosco può regalarci.

Parco Mediceo di Villa Demidoff playground

Anche nelle giornate più calde qui si sta bene, all’ombra degli alberi.

All’ingresso del parco sulla destra del grande viale che scende verso la Villa, noterete una grande costruzione moderna, sembra una grande palla. Si tratta del Diamante, una struttura geodetica che produce energia pulita dall’energia solare attraverso pannelli fotovoltaici. L’installazione fornisce l’energia per l’illuminazione di tutto il parco.

Parco Mediceo di Villa Demidoff

Informazioni pratiche e orari del Parco di Villa Demidoff

Il Parco Mediceo di Villa Demidoff si trova a Pratolino, Vaglia, in provincia di Firenze, sulla via Fiorentina, proseguimento di via Bolognese, l’antica strada che collega Firenze a Bologna. E’ raggiungibile dalla città in circa 15 minuti d’auto o con l’autobus n. 25A. C’è un grande parcheggio gratuito davanti all’ingresso e in occasione di eventi speciali nel parco ne viene aperto un altro al suo interno.

Il Parco è aperto da aprile (da tradizione apre il giorno di Pasqua) a fine ottobre, il venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 20 e l’ingresso è gratuito.

Per tutelare il suo valore naturalistico e architettonico è necessario rispettare le regole e mantenere un comportamento rispettoso e responsabile. Gli amici a quattro zampe sono ben accetti ma solo al guinzaglio.

All’interno del parco è presente un bar e ristorante, anche se personalmente preferisco un bel picnic sul prato.

Per aperture straordinarie o visite private consultate il sito del Parco.

 

2 commenti

  • Alessia

    Nel parco è stata anche piantata una sequoia gigante, ed un altro albero con accanto una piccola targhetta posta su una grossa pietra in memoria di Veronica Locatelli. Non poteva che essere il parco delle Meraviglie, per la nostra amata Cicci.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: