The Floating Piers: la nostra esperienza

L’evento artistico dell’estate 2016, The Floating Piers sul Lago d’Iseo dell’artista bulgaro Christo, che si concluderà domenica 3 luglio, sta ottenendo un incredibile successo in termini di affluenza di pubblico. Forse troppo, tanto che la macchina organizzativa si è trovata più volte in difficoltà. E’ davvero il caso di andare con i bambini, rischiando di passare diverse ore in coda sotto il sole e al caldo di queste prime giornate d’estate? Noi ci stiamo ancora pensando, ma intanto vi racconto l’esperienza delle nostre zie che hanno visitato la passerella galleggiante del Lago d’Iseo per noi.

Leggendo in questi giorni sui giornali e nei blog di viaggi che seguo, i commenti più disparati sui Floating Piers di Christo, di cui vi ho parlato nel mio post the-floating-piers-il-ponte-galleggiante-sul-lago-diseo, ammetto che sto iniziando a pensare di rinunciare ad andare con i bambini, per il timore dell’eccessivo afflusso di gente e dell’attesa sotto il sole.

Molti hanno incontrato grosse difficoltà con i mezzi pubblici, treni bloccati, traghetti strapieni, parcheggi introvabili, altri al contrario raccontano di aver fatto brevi code e comunque scorrevoli, alcuni addirittura sconsigliano di andare, soprattutto con i bambini, sottolineando come l’organizzazione non sia stata delle migliori, perché ha sottostimato il numero delle persone in arrivo.

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Quindi, mentre stiamo decidendo se andare o meno sabato 2 luglio (tra l’altro sarà il penultimo giorno di apertura, vi immaginate quanta gente ci sarà?), abbiamo mandato le zie bergamasche in avanscoperta per noi.

Alle zie dei Cipolli la passerella è piaciuta tantissimo perché è stata un’esperienza unica e straordinaria, assolutamente da provare. Ecco il resoconto della loro giornata su the Floating Piers.

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Le nostre zie sono arrivate alle 8.30 all’ingresso della passerella a Sulzano. Si sono trattate bene e come mezzo di trasporto hanno optato per un pulmino privato che per 10 euro a tratta è andato a prenderle sotto casa e le ha portate a Sulzano.

Alle 8.30 non c’era ancora moltissima gente, alla fine hanno fatto poco più di un’ora di coda, tutto sommato accettabile. Tuttavia secondo loro l’ideale sarebbe essere lì all’apertura delle 6, non proprio fattibilissimo con prole al seguito in effetti.

Una dritta: nelle ore di punta è preferibile prendere il traghetto da Sulzano per Peschiera, non prenotabile in anticipo, come i traghetti dalle altre località del lago. C’è coda anche lì ma sicuramente meno rispetto a quella all’ingresso della passerella di Sulzano. Con il traghetto in 10 minuti si è a Montisola e si può percorrere il tratto verso Sulzano al ritorno.

Sulla passerella c’era molta gente, via via in aumento, ma la passeggiata è stata piacevole e scorrevole.

Il tratto da Peschiera a Sensole
Il tratto da Peschiera a Sensole

L’intero percorso da Sulzano fino a Peschiera e da Peschiera all’Isola di San Paolo è durato circa un paio d’ore, con un’andatura tranquilla. Oltretutto è vietato correre e anche volendo non si riesce ad andare molto veloci.

Le zie lo hanno in parte percorso a piedi nudi ed in effetti la differenza rispetto ad avere le scarpe si sente. La sensazione è piacevole. Si sente il leggero movimento della passerella, accentuato da qualche piccola onda, al passaggio di gommoni e traghetti. I primi minuti si ha la sensazione di essere come in barca, poi ci si abitua. Se prima di salire si può avere qualche timore all’idea di camminare a soli 50 cm dalla superficie dell’acqua (tanta è l’altezza della struttura di polietilene ad altà densità), una volta sopra ogni timore svanisce. La passerella è così larga (16 metri) da non dare senso di insicurezza o pericolosità e nemmeno il fatto che non ci siano protezioni laterali desta preoccupazione.

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Ci sono delle regole da seguire: il senso di marcia sulla destra e il divieto di sedersi o di sdraiarsi, se non nella zona intorno all’Isola di San Paolo. In quel punto la passerella è molto ampia e in momenti di minor afflusso di gente viene permesso di sostare più a lungo.

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Ovunque una capillare presenza degli stewart preposti alla sicurezza e al rispetto delle regole. Chi si avvicina troppo ai bordi viene gentilmente invitato ad allontanarsi. Sul lago tanti gommoni pronti ad intervenire in caso di bisogno.

C’erano tante famiglie con bambini, anche nei passeggini, ma anche tante persone di una certa età.

L’autore Christo è presente, gira intorno all’opera sopra un baldacchino montato su una sorta di barca.

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La cosa che maggiormente ha colpito le zie sono i colori della passerella galleggiante. Prima di tutto chiaramente il colore cangiante del tessuto: giallo, tendente all’arancione, soprattutto nei punti dove si bagna, e l‘oro quando il sole vi si riflette. E poi la contrapposizione del giallo con il verde delle montagne, il blu del lago e il celeste del cielo. Bellissimo.

Chiedete agli addetti un brandello del famoso telo della passerella come souvenir, le zie lo hanno preso da regalare ai Cipolli.

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L’esperienza è stata positiva, il giorno feriale ha certamente contribuito a renderla tale, quindi per le zie dei Cipolli è assolutamente da consigliare, armandosi comunque di tanta pazienza, degli indispensabili occhiali da sole, cappellino e crema solare.

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Noi ci stiamo pensando e voi? Avete deciso di andare sul Lago d’Iseo?

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